Morbo di Osgood-Schlatter

Ecco una guida per il fisioterapista su valutazione e gestione del Morbo di Osgood-Schlatter.

sindrome di osgood schlatter

Il morbo di Osgood-Schlatter è un’osteocondrosi dell’apofisi del tubercolo tibiale ed è una delle più comuni cause di dolore anteriore di ginocchio nei bambini e negli adolescenti.

Molto spesso, questa patologia compare durante la crescita, dove il corpo cambia velocemente; infatti viene comunemente chiamato “morbo della crescita”. La debolezza della cartilagine apofisale nei soggetti giovani rende l’infortunio dell’apofisi tibiale più probabile fino a che la crescita dell’osso termina1.

Questa patologia si presenta tipicamente con dolore anteriore di ginocchio associato a gonfiore del tendine rotuleo2. La diagnosi del morbo di Osgood-Schlatter si basa spesso sull’esame obiettivo e sull’anamnesi.


Morbo di Osgood-Schlatter: tipologia di paziente

Il morbo di Osgood Schlatter si presenta maggiormente in bambini e adolescenti che svolgono un’attività fisica intensa e regolare. L’incidenza è di circa 20% negli atleti adolescenti e 4% negli adolescenti non atleti; inoltre nel 20/30% dei casi il morbo di sviluppa bilateralmente3.

Negli studi meno recenti è riportato che il morbo di Osgood-shlatter ha un’incidenza maggiore nei ragazzi maschi; tuttavia con il recente incremento delle atlete femmine non sembra esserci un’incidenza prevalente in uno dei due sessi3.

Per quanto riguarda le ragazze, l’età di sviluppo della patologia è più comunemente tra gli 8-13 anni, per i ragazzi, invece, tra i 12 e 15 anni4


Patofisiologia

La causa più frequente dello sviluppo di tale patologia è la ripetizione del movimento di estensione del ginocchio, che può verificarsi in attività con molti salti e atterraggi 2.

Morbo di Osgood-Schlatter

A livello anatomico quello che si verifica è una parziale perdita di continuità del complesso miotendineo del quadricipite5

Lo sviluppo di tale patologia ha inizio con un processo infiammatorio del tendine rotuleo dovuto alla continua frizione del muscolo quadricipite sulla cartilagine del tubercolo tibiale, in una fase in cui l’apofisi è molto debole, quindi nella giovane età. Ripetuti movimenti di trazione sul punto di inserzione del tendine causano piccole fratture da avulsione del tubercolo tibiale che, in seguito, si frammenta e si verifica l’ossificazione del tendine5.

I sintomi riportati dal paziente non derivano dalla frammentazione del tubercolo tibiale, ma dall’edema che si forma e dall’infiammazione del tendine rotuleo.


Diagnosi differenziale

Vediamo quali sono le patologie da indagare ed escludere durante il processo di diagnosi differenziale nel paziente con sospetto di Osgood-Schlatter:


Elementi anamnestici

Solitamente, la storia e l’esame fisico del paziente sono sufficienti a fare diagnosi di morbo di Osgood Schlatter. I pazienti all’esame soggettivo comunemente riportano:

  • dolore correlato all’attività di salto e corsa, dove è prevista una contrazione eccentrica del quadricipite;
  • dolore localizzato sopra il tubercolo tibiale;
  • dolore localizzato nella zona distale del tendine rotuleo;
  • dolore che aumenta con l’attività e diminuisce con il riposo.

Morbo di Osgood-Schlatter: esame obiettivo e valutazione

Solitamente, durante l’esame obiettivo riscontreremo i seguenti segni:

  • storia di un trauma collegato con l’insorgenza del dolore
  • gonfiore della zona anteriore del ginocchio
  • ispessimento del tendine rotuleo 
  • aumentata sporgenza della tuberosità tibiale 
  • cammino antalgico
  • rigidità hamstring e quadricipite2,5.

Trattamento

Trattamento conservativo

Il trattamento dell’Osgood-Shlatter è guidato dalla severità dei sintomi che riporta il paziente. Durante il periodo del dolore è necessario gestire e ridurre l’attività fisica che provoca i sintomi, proponendo al paziente attività a basso impatto a carico del tendine rotuleo. In questo modo il paziente può mantenere un adeguato livello di fitness2

Inoltre, nel periodo del dolore è bene lavorare su5:

  • Core stability;
  • flessibilità degli hamstring, del quadripite e del gastrocnemio;
  • stabilità del ginocchio e del bacino.
Morbo di Osgood-Schlatter: esercizio

Oltre alla riduzione delle attività ad alto impatto, per gestire il dolore nella fase iniziale del morbo possono essere somministrati al paziente farmaci anti-infiammatori non steroidei. Attualmente sono sconsigliate le iniezioni di corticosteroidi in quanto potrebbero avere effetti dannosi per il tendine, come un’atrofia subcutanea e la rottura del tendine rotuleo2.

Il morbo di Osgood Sschlatter può causare disabilità al ginocchio anche in età adulta; infatti circa il 10% dei paziente prova sintomi persistenti anche in età adulta e sviluppa artrosi, genu recurvatum e patella alta.

Il trattamento conservativo è solitamente il prediletto per questo tipo di patologia e il trattamento chirurgico è raramente indicato per gli adolescenti in quando è stato visto che la rimozione delle frammentazioni ossee in pazienti immaturi porta una prematura fusione del tubercolo tibiale.

Per questo motivo il trattamento chirurgico è indicato maggiormente per gli adulti che riportano sintomi continui. La procedura chirurgica include la rimozione dei frammenti ossei e viene effettuata attraverso due modalità differenti: un approccio aperto e uno in artroscopia. Il trattamento chirurgico che sembra avere un esito migliore è l’intervento in artroscopia, in quanto il tendine rotuleo rimane integro e si evitano cicatrici importanti2.


Prognosi

Negli studi meno recenti è riportato che la patologia di Osgood-shlatter si risolve con il finire dell’età della crescita ossea senza sintomi residui di sintomatologia dolorosa nel 90% dei casi; tuttavia, nessun dato a supporto di questa affermazione è stato dato. Al contrario sono stati documentati casi di adulti con sintomi residui della patologia6.

Nello studio di Holden et. al1 è emerso che il 40% dei pazienti con Osgood-Shlatter riporta dolori correlati alla patologia anche nel follow-up a lungo termine a 24 e 42 mesi e lo studio di Guldhammer et al. 6 mostra che al follow-up dopo 90 mesi il 24% dei partecipanti riportava ancora sintomi. Inoltre è stato riscontrato che la malattia di Osgood-Shlatter possa portare a una disabilità e un deficit funzionale nel lungo termine1.

Potrebbe esserci bisogno di un maggior focus sulla riabilitazione volta al return to sport, questo perché è stata riscontrata una grande percentuale di abbandono allo sport dopo lo stop causato dalla patologia di Osgood-Shlatter.1 lo studio di Kujala et al. 7 indicata che più del 70% dei partecipanti con Osgood-Shlatter hanno avuto limitazioni nello sport per 10 mesi.

Sarebbe molto importante considerare il return to sport in maniera significativa, perché spesso i clinici consiglio di cessare l’attività fisica finchè il dolore non diminuisce, ma questo vuol dire un allontanamento dal movimento per molti anni se il dolore persiste. I clinici, dunque, dovrebbero provare a trovare soluzioni alternative per tenere i pazienti attivi senza che i sintomi si aggravino1.