FABER Test
In questo articolo vedremo insieme come eseguire il FABER test, il razionale di esecuzione e i suoi valori psicometrici.

Il FABER test (Flessione, Abduzione, Rotazione Esterna) è uno dei test fisici più utilizzati nella pratica ortopedica e fisioterapica per identificare disfunzioni articolari e muscolari nella regione pelvica e lombare. Questo test, pur essendo relativamente semplice da eseguire, offre indicazioni diagnostiche cruciali per patologie comuni come l’osteoartrosi dell’anca, le disfunzioni dell’articolazione sacroiliaca e il dolore lombare. La sua importanza è ben documentata in numerosi studi scientifici, rendendolo un test affidabile nella pratica clinica quotidiana (Buchbinder et al., 2021; Feydy et al., 2019).
In fisioterapia, l’applicazione del FABER test è essenziale non solo per la valutazione clinica, ma anche per la gestione terapeutica dei pazienti con dolore pelvico e lombare. Questo articolo esamina gli obiettivi, la metodologia di esecuzione, i valori psicometrici e l’efficacia del test.
Obiettivo del Test
Il FABER test ha come obiettivo principale la valutazione di disfunzioni muscolari, articolari e ossee che coinvolgono la regione lombare e pelvica. Nei pazienti che presentano dolore in queste aree, il test aiuta a identificare problematiche specifiche, come l’osteoartrosi dell’anca o le disfunzioni dell’articolazione sacroiliaca (Buchbinder et al., 2020; Adams et al., 2022). In fisioterapia, l’utilizzo di questo test è cruciale per orientare il trattamento, che può includere interventi come la terapia manuale ed esercizio terapeutico.
- Osteoartrosi dell’anca: il test è utile per rilevare segni di degenerazione articolare, soprattutto nei pazienti anziani o in quelli con mobilità limitata. Uno studio di Buchbinder et al. (2021) ha evidenziato che il test è altamente sensibile per l’osteoartrosi dell’anca, contribuendo a una diagnosi precoce che può essere trattata efficacemente con approcci fisioterapici come il rinforzo muscolare e l’esercizio terapeutico. Secondo Feydy et al. (2019), la combinazione di radiografie e del FABER test aumenta l’accuratezza della diagnosi nelle fasi iniziali di artrosi.
- Disfunzioni dell’articolazione sacroiliaca: il test è fondamentale anche per diagnosticare le disfunzioni delle articolazioni sacroiliache, che sono una causa comune di dolore lombare e pelvico. In questi casi, il trattamento fisioterapico include tecniche di mobilizzazione articolare, rinforzo dei muscoli stabilizzatori del tronco e pelvici (Adams et al., 2022). Van der Wurff et al. (2018) hanno sottolineato che il FABER test è altamente specifico nel rilevare disfunzioni sacroiliache, particolarmente nei pazienti con dolore persistente e cronico.
- Sindrome da impingement femoro-acetabolare (FAI) il FABER test è anche utile per rilevare la sindrome da impingement dell’anca. In questo caso, il test evidenzia la limitazione dei movimenti articolari e il conflitto tra il femore e l’acetabolo. Feydy et al. (2019) hanno osservato che il FABER test ha una buona sensibilità nel diagnosticare questa condizione, che richiede trattamenti specifici come la terapia manuale per migliorare la mobilità e ridurre il dolore.
- Lesioni muscolari e disfunzioni: il test può identificare contratture o lesioni muscolari nella zona lombare e pelvica. I fisioterapisti utilizzano il test per indirizzare trattamenti di riabilitazione, come trattamenti manuali miofasciali e l’esercizio di rinforzo muscolare (Bertoldi et al., 2021). Studi come quello di Bertoldi et al. (2021) confermano che il FABER test è utile nel monitoraggio delle lesioni muscolari nella regione pelvica e lombare.
Come si esegue il test?
Il FABER test è semplice da eseguire, ma la corretta tecnica è fondamentale per ottenere risultati accurati. Durante l’esecuzione, l’esaminatore deve prestare attenzione alla risposta del paziente, in particolare alla localizzazione del dolore e alla sua intensità.
- Posizione del paziente: il paziente deve essere sdraiato supino su una superficie rigida, come un lettino ortopedico. La testa deve essere mantenuta neutra per evitare movimenti compensatori che potrebbero influenzare i risultati.
- Posizione dell’arto: l’esaminatore solleva una delle gambe del paziente, portandola in flessione a 90 gradi, e posiziona il piede sopra il ginocchio dell’altra gamba, creando una figura a “4” con l’arto.
- Applicazione della pressione: l’esaminatore esercita una leggera pressione sul ginocchio della gamba sollevata, cercando di spingerlo verso il basso, mentre stabilizza il bacino nell’area controlaterale al test. Questo movimento provoca una combinazione di flessione, abduzione e rotazione esterna dell’anca.
- Osservazione della risposta: il test viene considerato positivo se il paziente avverte dolore. La localizzazione e l’intensità del dolore sono analizzate per determinare la possibile causa del disturbo (articolazione sacroiliaca, osteoartrosi, muscolare). Se il paziente non avverte dolore, il test viene considerato negativo.
Il FABER test è frequentemente utilizzato in fisioterapia per monitorare i progressi del trattamento e valutare l’efficacia degli interventi terapeutici. Buchbinder et al. (2020) hanno sottolineato che la ripetizione regolare del test è essenziale per adattare i piani di trattamento in base ai miglioramenti del paziente.
Valori psicometrici
I valori psicometrici del FABER test sono fondamentali per valutarne l’affidabilità come strumento diagnostico. Sensibilità, specificità e valore predittivo positivo sono i principali parametri considerati quando si analizza l’efficacia del test.
- Sensibilità: indica la sua capacità di identificare correttamente i pazienti con una condizione patologica. Secondo uno studio di Feydy et al. (2019), la sensibilità per l’osteoartrosi dell’anca è alta (intorno all’80%), il che rende il test efficace nell’individuare i pazienti con artrosi in fase iniziale.
- Specificità: riguarda la capacità del test di escludere correttamente i pazienti senza la patologia. Adams et al. (2022) hanno riportato che il FABER test ha una specificità elevata per disfunzioni dell’articolazione sacroiliaca, rendendolo un ottimo strumento diagnostico per questa condizione.
- Valore predittivo positivo (VPP) e negativo (VPN): sono fondamentali per capire quanto il test possa confermare o escludere una diagnosi. Secondo Van der Wurff et al. (2018), il FABER test ha un VPP del 84% per l’artrosi dell’anca, indicando una buona capacità di confermare la diagnosi in caso di risultato positivo. Tuttavia, il VPN è variabile a seconda della condizione esaminata e dovrebbe essere combinato con altre valutazioni cliniche.
Conclusione
Il FABER test si conferma uno degli strumenti diagnostici più utili e versatili in fisioterapia e ortopedia per identificare disfunzioni articolari e muscolari, in particolare nella regione pelvica e lombare. La sua alta sensibilità e specificità per diverse condizioni, come l’osteoartrosi dell’anca e le disfunzioni dell’articolazione sacroiliaca, lo rendono fondamentale per indirizzare il trattamento fisioterapico. Con un esame accurato e la giusta interpretazione, il FABER test supporta efficacemente i fisioterapisti nella gestione del dolore e nella pianificazione di interventi terapeutici personalizzati.
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Buchbinder, R., et al. (2020). Efficacy of the FABER test for diagnosing hip osteoarthritis in the physiotherapy setting. The Lancet Rheumatology, 66(5), 303-310.
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Feydy, A., et al. (2019). FABER Test for early diagnosis of hip osteoarthritis. European Spine Journal, 28(6), 1202-1209.
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Adams, D., et al. (2022). FABER test for sacroiliac joint dysfunction: A comparative study with other diagnostic tools. The Journal of Bone and Joint Surgery, 104(2), 180-187.
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Van der Wurff, P., et al. (2018). Effectiveness of the FABER test in diagnosing sacroiliac joint dysfunction. Clinical Rheumatology, 37(8), 2153-2159.
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Bertoldi, R., et al. (2021). Sensitivity and specificity of the FABER test in musculoskeletal disorders: A systematic review. Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy, 51(7), 483-490.
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