Test di Schober
Una guida su tutto quello che un fisioterapista dovrebbe sapere sul Test di Schober

Quando si presenta nel nostro studio un paziente con mal di schiena, è importante che questo venga inquadrato all’interno di un quadro specifico (specific LBP) o aspecifico (aspecific LBP) in modo da indirizzare il nostro trattamento nella direzione più appropriata. Quando il trattamento sarà prevalentemente impaired based, può essere importante avere degli strumenti per poter valutare tali limitazioni, quantificarle e confrontarle. In questa fase può trovare la sua applicazione il Test di Schober.
Obiettivo del test
L’obiettivo del test è quello di misurare la mobilità della colonna lombare in toto per verificare un’eventuale riduzione del ROM. Ciò viene effettuato misurando con un metro la differenza di posizione tra reperi di superficie a inizio e fine movimento. La scelta dei reperi è quello che differenzia lo Schober test classico dallo Schober test modificato[1,2]. Quest ultimo, essendo più aggiornato e, sembrerebbe, più preciso, è la pratica attualmente più diffusa.
Come si esegue il test?
Punti di repere test classico: Spazio intersomatico tra L5-S1 e 10cm sopra questo punto. La difficoltà nel reperire con precisione lo spazio tra L5 e S1 ha reso necessario modificare il test prendendo come riferimento dei reperi ossei più facilmente identificabili [1].
Punti di repere test modificato: Il terapista identifica le SIPS e traccia una linea che le congiunge. I 2 punti di repere vengono presi 10 o 15cm sopra questa linea e 5cm sotto [1].
A questo punto il terapista chiede al paziente di flettersi in avanti e viene misurata la distanza tra i 2 reperi cutanei. La migliore tra due esecuzioni consecutive viene considerata quella da tenere. Una distanza inferiore a 5cm viene considerata sintomo di restrizione di movimento [3]:
- Lieve se intorno ai 4 cm
- Moderatamente ridotta se tra i 2-4 cm
- Severa se < 2 cm
Valori psicometrici
Sensibilità | Specificità | Intra-class Correlation Coefficient | Coefficiente di correlazione tra il test e l’RX | Minimum Metrically Detectable Change | ||
Schober Test | 68.2-79.6% | 36.1-46.6% | / | / | / | Taheri N. et al. 2024 |
Schober Test Modificato | / | / | 0.95 | 0.67 | 1cm | Tousignant M. et al. 2005 |
Conclusione
La versione modificata del test di Schober è un test clinico che, avendo una buona affidabilità intra-operatore, può essere utilizzato per ottenere indicazioni generali sulla mobilità della colonna lombare in flessione o uno strumento di confronto all’interno del percorso riabilitativo, ma non con la presunzione di avere una indicazione precisa e quantitativa sulla mobilità del solo segmento lombare.
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- Tousignant, M., Poulin, L., Marchand, S., Viau, A., & Place, C. (2005). The Modified – Modified Schober Test for range of motion assessment of lumbar flexion in patients with low back pain: A study of criterion validity, intra- and inter-rater reliability and minimum metrically detectable change. Disability and Rehabilitation, 27(10), 553–559. https://doi.org/10.1080/09638280400018411
- Rezvani, A., Ergin, O., Karacan, I., & Oncu, M. (2012). Validity and reliability of the metric measurements in the assessment of lumbar spine motion in patients with ankylosing spondylitis. Spine, 37(19), E1189–E1196. https://doi.org/10.1097/brs.0b013e31825ef954
- Castro, M. P., Stebbings, S. M., Milosavljevic, S., & Bussey, M. D. (2015). Construct validity of clinical spinal mobility tests in ankylosing spondylitis: a systematic review and meta-analysis. Clinical Rheumatology, 35(7), 1777–1787. https://doi.org/10.1007/s10067-015-3056-1
- Taheri, N., Becker, L., Reitmaier, S., Muellner, M., Schömig, F., Pumberger, M., & Schmidt, H. (2024). Schober test is not a valid assessment tool for lumbar mobility. Scientific Reports, 14(1). https://doi.org/10.1038/s41598-024-54787-2