Valgus stress test
Indice dell’articolo: Obiettivo del testCome si esegue il test?Valori psicometriciInterpretazione dei risultati e considerazioniConclusione Le lesioni del legamento collaterale mediale…

Le lesioni del legamento collaterale mediale sono tra le lesioni al ginocchio più diffuse nelle cure primarie nella popolazione atletica e possono verificarsi come lesioni isolate o combinate con altre lesioni strutturali (1, 2). È quindi di particolare interesse per i nostri sistemi sanitari che medici e fisioterapisti siano in grado di filtrare i pazienti con sospette lesioni del legamento collaterale mediale prima di indirizzarli alle cure secondarie.
A tal proposito, Kastelein et al. (2008) hanno condotto uno studio per indagare l’accuratezza diagnostica degli elementi della storia del paziente e test ortopedici per valutare l’integrità del legamento collaterale mediale. Per valutare l’integrità del legamento collaterale mediale del ginocchio viene utilizzato il test dello “stress valgo”, noto anche come test dello “stress mediale” (2).
Obiettivo del test
L’obiettivo del “Valgus test”, come già anticipato, è quello di valutare l’integrità del legamento collaterale, in particolare di escluderne la lesione, in un paziente in cui sintomatologia e storia clinica dell’infortunio facciano sospettare questa problematica.
Il test è positivo in caso di riproduzione del dolore a livello del comparto mediale, di aumento del ROM o di cambiamento della sensazione finale (instabilità di grado 1 da 0 a 5 mm, grado 2 da 6 a 10 mm, grado 3 >10mm) rispetto al lato non lesionato (1, 2).
Come si esegue il test?
Il paziente viene posizionato supino con le gambe estese e rilassate. L’esaminatore afferra la tibia distale dall’interno (la tibia è in leggera rotazione laterale), mentre l’altra mano fissa il femore lateralmente.
Il test si compone di due fasi: nella prima, con il ginocchio completamente esteso, il terapista applica contemporaneamente una forza di abduzionepassiva al piede e una forza in valgo attraverso l’articolazione del ginocchio; nella seconda fase la stessa manovra viene eseguita a 30° di flessione (2).
Con il ginocchio in flessione di 30°, viene testato principalmente il legamento collaterale mediale, mentre con l’estensione completa aumenta la sollecitazione del complesso posteromediale (2).
Il momento migliore per la somministrazione del test è la prima ora seguente all’infortunio, prima che vi sia l’aumento di spasmo muscolare. Altrimenti è consigliabile eseguirlo dopo almeno 24 ore di immobilizzazione quando lo spasmo è in riduzione. È quindi controindicata l’esecuzione in caso di eccessivo idrartro, emartro, alta reattività.
Valori psicometrici
Come riportato da Kastelein et al. (2008), il test ha una sensibilità del 78% e una specificità del 67% quando il dolore è utilizzato come misura di esito (2).
Mentre quando la lassità è la misura del risultato, il test ha una sensibilità del 91% e una specificità del 49% (2).
Interpretazione dei risultati e considerazioni
I risultati positivi possono includere un’eccessiva “gapping” dell’articolazione mediale e/o dolore, indicando un danno del legamento collaterale mediale. Questo può anche indicare la lassità del legamento capsulare o del legamento crociato anteriore, a seconda del grado di flessione del ginocchio a cui viene eseguito il test (2).
Nel complesso, il legamento collaterale mediale svolge un ruolo cruciale nella stabilità del ginocchio e funge da restrizione primaria del valgo in un ginocchio flesso. Se l’ipermobilità del ginocchio è presente a causa di una distorsione legamento collaterale mediale, il legamento crociato anteriore viene posto sotto carichi di stress più elevati con forze in valgo. Pertanto, dovrebbero essere prese precauzioni con le persone che presentano un legamento collaterale mediale lasso per ridurre il rischio di ulteriori lesioni, in particolare del legamento crociato anteriore (1).
Conclusione
L’assenza sia di dolore che di lassità sembra essere di valore clinico moderato per escludere la presenza di lesioni del legamento collaterale mediale, mentre l’utilizzo di questo test per la conferma di lesione non è possibile con certezza accettabile.
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- Aronson PA, Gieck JH, Hertel J, Rijke AM, Ingersoll CD (2010). Tibiofemoral joint positioning for the valgus stress test. Journal of Athletic Training; 45(4):357-63.
- Marlous Kastelein, Harry PA Wagemakers, Pim AJ Luijsterburg, Jan AN Verhaar, Bart W Koes, Sita MA Bierma-Zeinstra (2008). Assessing medial collateral ligament knee lesions in general practice. Am J Med; 121(11):982-988.