Tendinopatia Glutea

Ecco una guida per il fisioterapista per valutazione e gestione del paziente con tendinopatia glutea.

tendinopatia glutea

La tendinopatia glutea (o tendinite al gluteo), anche detta tendinopatia del piccolo e medio gluteo, è una delle forme più comuni di dolore laterale all’anca, il quale è localizzato sopra il gran trocantere del femore e può estendersi fino alla zona laterale della coscia.

Il disturbo si presenta alla compressione del gran trocantere del femore e spesso interferisce con le attività della vita quotidiana (attività di carico) e sulla qualità del sonno (sdraiato sul fianco). Il livello di disabilità e l’impatto sulla qualità della vita è equivalente a quello di una grave artrosi dell’anca e sono necessarie strategie di gestione efficaci.

Storicamente, alla maggior parte dei pazienti che presentavano dolore laterale all’anca è stata diagnosticata una borsite trocanterica, che si riferisce all’infiammazione delle borse sotto-gluteali situate in profondità rispetto alla fascia ileotibiale (ITB) e ai tendini abduttori (medio e piccolo gluteo). Tuttavia, studi radiografici e istopatologici hanno dimostrato che le borse trocanteriche sono raramente interessate in modo isolato.

Piuttosto, la distensione della borsa è più comunemente associata alla tendinopatia glutea. Da recenti revisioni è stato accettata la tendinopatia glutea come causa più frequente di dolore laterale di anca ed è rientrata in una macro categoria generica che prende il nome di “GTPS”, ovvero Greater Trochanteric Pain Syndrome


Tipologia di paziente

La tendinopatia glutea è una problematica che si presenta prevalentemente nel sesso femminile sopra i 40 anni fino ad arrivare al 23.5% delle donne (soprattutto se in menopausa) e l’8.5% degli uomini in un’età compresa tra i 50 e i 79 anni. Difatti, il sesso e l’età sono stati identificati come i maggiori fattori di rischio per sviluppare tendinopatia glutea. Un altro fattore di rischio che può aumentarne la probabilità è un BMI alto (indice di massa corporea). Inoltre, può colpire sia soggetti sedentari sia persone che praticano attività sportiva come ad esempio salto e corsa.


Patofisiologia e patomeccanica

Le cause principali di tendinopatia glutea sono riconducibili ai cambiamenti istopatologici osservati nei tendini glutei e nella borsa coerenti con i cambiamenti degenerativi osservati in altre tendinopatie inserzionali. Pare infatti che essa sia causata da un carico di trazione longitudinale al tendine aumentato o diminuito, a un carico trasversale eccessivo (una compressione principalmente in corrispondenza o in prossimità dell’inserzione ossea) e, molto spesso, da una combinazione di questi fattori. La combinazione di sovraccarico di trazione e compressione sembra essere particolarmente dannosa. Il degrado della matrice associato a uno qualsiasi di questi scenari di carico avverso può ridurre la capacità del tendine predisponendolo a tendinopatia.

La morfologia del bacino femminile è stata ipotizzata come un possibile fattore di rischio per lo sviluppo di tendinopatia glutea, con coxa vara e maggiore offset trocanterico, entrambi potenzialmente predisponenti a maggior carico compressivo dei tendini glutei. Un recente studio dell’anatomia dell’inserzione e della meccanica del tendine del gluteo medio mirava a determinare perché la patologia di questo tendine è più comune nelle femmine che nei maschi. Gli autori hanno scoperto che il gluteo medio nelle femmine ha un inserimento più piccolo sul femore attraverso il quale dissipare il carico di trazione e un braccio di momento più corto, con conseguente riduzione dell’efficienza meccanica; ciò può portare a carichi di trazione più elevati nei tendini glutei femminili.

Sembrerebbe esserci, inoltre, una correlazione tra soggetti con mal di schiena e quelli con tendinopatia glutea con una prevalenza che arriva fino al 35%. La relazione tra queste due condizioni può riguardare una possibile disfunzione glutea associata a dolore alla schiena o all’articolazione sacroiliaca o aumento dello stress attraverso la schiena a causa della scarsa stabilità laterale del bacino. 


Diagnosi Differenziale

Vediamo ora quali sono le patologie da indagare ed escludere (diagnosi differenziale) nel momento in cui ipotizziamo la presenza di una tendinopatia glutea, che potete approfondire tramite gli appositi link:


Elementi Anamnestici

Durante l’anamnesi, il paziente con tendinopatia glutea ci riferirà i seguenti sintomi:

  • dolore profondo e intenso;
  • dolore localizzato nella parte laterale dell’anca che può irradiarsi verso la parte laterale della coscia fino al ginocchio e talvolta al gluteo;
  • dolore che viene esacerbato sdraiandosi sul fianco colpito;
  • difficoltà, limitazione e/o dolore nell’incrociare la gamba colpita sull’altra;
  • difficoltà e/o dolore nel salire le scale;
  • difficoltà e/o dolore nell’accovacciarsi;
  • dolore nelle attività di carico sull’arto inferiore.

Esame obiettivo e valutazione

Dopo un’accurata anamnesi, e dopo aver ipotizzato la presenza della problematica in questione, potremo procedere con l’esame obiettivo alla ricerca dei seguenti segni e della positività ai test citati:

  • possibile segno di Trendelenburg in single leg stance;
  • dolorabilità alla palpazione della parte postero-laterale del gran trocantere del femore;
  • possibile FABER test (flessione-abduzione-extrarotazione) positivo (riproduzione dei sintomi familiari al paziente o limitazione della mobilità rispetto all’arto controlaterale);
  • possibile Ober test positivo associato ad abduzione contro resistenza (riproduzione dei sintomi familiari al paziente o debolezza);
  • possibile FADER test (flessione-adduzione-extrarotazione) positivo associato a FADER-R (Flessione-adduzione-extrarotazione contro resistenza).
tendinopatia glutea: faber
FABER test.
FABER test.
Ober test.

Trattamento

Il trattamento per la tendinopatia glutea è basato in primo luogo sulla gestione del carico e sull’educazione del paziente. Come per tutte le tendinopatie inserzioniali, è raccomandata la riduzione al minimo delle posizioni o delle attività che implicano una compressione prolungata o ripetitiva sul tendine, in particolare quando le forze di compressione vengono applicate in combinazione con carichi di trazione elevati.

È consigliato evitare posizioni di anca addotta, gambe incrociate, seduti con gambe incrociate e dormire sul fianco colpito. È consigliato modificare la posizione supina tenuta durante la notte aggiungendo dei cuscini sotto le ginocchia per scaricare le anche e la zona lombare o in posizione laterale sul fianco utilizzare dei cuscini tra le gambe per evitare che l’anca vada in adduzione. Perciò, è sconsigliato l’utilizzo dello stretching per tutte le tendinopatie inserzioniali (tendini glutei, tendinopatia inserzionale achillea, tedinopatia quadricipitale). In secondo luogo, è fondamentale ricondizionare la struttura tendinea al carico attraverso l’utilizzo di esercizi.

Libro Tendinopatie

52,90

Il primo libro in Italia sulle Tendinopatie! Scopri teoria e pratica alla base delle tendinopatie dell’arto inferiore. Acquisisci le competenze per somministrare e dosare l’esercizio terapeutico al paziente. Approfondisci tutti gli aspetti teorico/pratici legati allo sviluppo delle tendinopatie. Impara come trattare le tendinopatia attraverso una guida con oltre 230 immagini! Libro Tendinopatie quantità Aggiungi al […]

SKU: 9791280308030
Categoria:

L’esercizio terapeutico progressivo è considerato un trattamento di prima linea nelle tendinopatie. L’obiettivo di questa modalità di trattamento è produrre uno stimolo meccanico che provochi risposte biochimiche generando adattamenti del tendine al carico e all’esercizio. La letteratura attuale mostra gli esiti positivi dei programmi di esercizio sul dolore e la funzione in diverse sedi delle tendinopatie degli arti superiori e inferiori. Tuttavia, l’evidenza attuale non è ugualmente coerente per tutte le tendinopatie; in alcune zone del corpo come il tendine d’achille, rotuleo o gluteo, le prove a favore dell’esercizio sono abbondanti e gli studi attuali tentano di chiarire quale metodologia e dose di esercizio siano più appropriate.

Nella tendinopatia degli arti inferiori non esiste un’unica modalità di esercizio terapeutico che ottenga risultati favorevoli, ma è stato applicato positivamente un ampio spettro di metodologie. Possono essere utilizzati esercizi a contrazioni isometriche, eccentriche isolate, combinazioni di contrazioni eccentriche e concentriche o allenamento di resistenza lenta pesante (HSR, high slow resistance) . Al contrario, i tradizionali trattamenti passivi come le singole iniezioni di corticosteroidi, massaggio trasverso profondo o gli ultrasuoni non hanno mostrato una capacità sufficiente per mantenere effetti positivi sul follow-up a lungo termine.

Inoltre, sembrerebbe, anche se le prove attuali sono limitate, che la terapia extracorporea con onde d’urto sia un intervento efficace per la tendinopatia glutea e potrebbe essere presa in considerazione quando altri trattamenti di maggior efficacia comprovata hanno fallito.


Prognosi

La prognosi del dolore tendineo può essere abbastanza lunga e arrivare addirittura a 3 mesi, ma i risultati a lungo termine sono buoni se il programma riabilitativo è formulato in maniera corretta. Il tendine ha bisogno di tempo per costruire forza ed aumentare la propria capacità di carico, perciò è fondamentale non accelerare i tempi durante la riabilitazione.

La prognosi può variare a seconda delle richieste funzionali del paziente (es. attività sportiva rispetto a persona sedentaria) e dei fattori prognostici negativi che presenta (età, cattivo stato di salute generale, indice di massa corporea alto, cattiva qualità della vita e del sonno, lavoro pesante o stressante, comorbilità mediche e psicologiche, fattori psicosociali e utilizzo di farmaci).

I pazienti con tendinopatia glutea grave mostrano un maggior disagio psicologico, una qualità di vita più scarsa e una maggiore circonferenza della vita e indice di massa corporea rispetto ai casi meno gravi. Ciò implica che i medici e fisioterapisti dovrebbero considerare i fattori psicologici nella gestione della tendinopatia glutea più grave.


Conclusione

Come detto in precedenza, la tendinopatia glutea è la causa più frequente di dolore laterale di anca ed è fondamentale riconoscere e individuare precocemente tale problematica per improntare il miglior trattamento possibile.

Seguendo le linee guida proposte per la gestione del carico e l’esercizio nella riabilitazione delle tendinopatie inserzionali, i soggetti con dolore all’anca laterale dovrebbero ridurre al minimo l’adduzione dell’anca sostenuta, ripetitiva o caricata a causa delle elevate forze di compressione al grande trocantere. L’esercizio dovrebbe includere l’abduzione isometrica sostenuta per aiutare ad alleviare il dolore precocemente. La graduale progressione del carico di trazione verso l’abduzione di carichi pesanti e a bassa velocità migliorerà il condizionamento del complesso muscolo-tendineo abduttore e la capacità di carico durante la funzione.

    1. Cook JL. Ten treatments to avoid in patients with lower limb tendon pain. Br J Sports Med. 2018 Jul;52(14):882. doi: 10.1136/bjsports-2018-099045. Epub 2018 Feb 23. PMID: 29475840.
    2. Cook JL, Purdam CR. Rehabilitation of lower limb tendinopathies. Clin Sports Med. 2003 Oct;22(4):777-89. doi: 10.1016/s0278-5919(03)00007-3. PMID: 14560547.
    3. Cook JL, Purdam CR. Is tendon pathology a continuum? A pathology model to explain the clinical presentation of load-induced tendinopathy. Br J Sports Med. 2009 Jun;43
    4. Docking SI, Cook J. How do tendons adapt? Going beyond tissue responses to understand positive adaptation and pathology development: A narrative review. J Musculoskelet Neuronal Interact. 2019 Sep
    5. Escriche-Escuder A, Casaña J, Cuesta-Vargas AI. Load progression criteria in exercise programmes in lower limb tendinopathy: a systematic review. BMJ Open. 2020 Nov
    6. Grimaldi A. Conservative management of lateral hip pain: the future holds promise. Br J Sports Med. 2017 Jan;51(2):72-73. doi: 10.1136/bjsports-2016-096600. PMID: 28053199.
    7. Grimaldi A, Fearon A. Gluteal Tendinopathy: Integrating Pathomechanics and Clinical Features in Its Management. J Orthop Sports Phys Ther. 2015
    8. Grimaldi, A., Mellor, R., Hodges, P. et al.Gluteal Tendinopathy: A Review of Mechanisms, Assessment and Management. Sports Med 45, 1107–1119 (2015)
    9. Habets B, van Cingel RE. Eccentric exercise training in chronic mid-portion Achilles tendinopathy: a systematic review on different protocols. Scand J Med Sci Sports. 2015 Feb;25(1):3-15. doi: 10.1111/sms.12208. Epub 2014 Mar 20. PMID: 24650048.
    10. Allison , Salomoni, SE, Bennell, KL, et al.Hip abductor muscle activity during walking in individuals with gluteal tendinopathy. Scand J Med Sci Sports. 2018
    11. Ladurner A, Fitzpatrick J, O’Donnell JM. Treatment of Gluteal Tendinopathy: A Systematic Review and Stage-Adjusted Treatment Recommendation. Orthop J Sports Med. 2021
    12. Mani-Babu S, Morrissey D, Waugh C, Screen H, Barton C. The effectiveness of extracorporeal shock wave therapy in lower limb tendinopathy: a systematic review. Am J Sports Med. 2015 Mar;43(3):752-61. doi: 10.1177/0363546514531911. Epub 2014 May 9. PMID: 24817008.
    13. Mellor R, Bennell K, Grimaldi A, Nicolson P, Kasza J, Hodges P, Wajswelner H, Vicenzino B. Education plus exercise versus corticosteroid injection use versus a wait and see approach on global outcome and pain from gluteal tendinopathy: prospective, single blinded, randomised clinical trial. BMJ. 2018
    14. Pianka MA, Serino J, DeFroda SF, Bodendorfer BM. Greater trochanteric pain syndrome: Evaluation and management of a wide spectrum of pathology. SAGE Open Med. 2021
    15. Plinsinga ML, Coombes BK, Mellor R, Nicolson P, Grimaldi A, Hodges P, Bennell K, Vicenzino B. Psychological factors not strength deficits are associated with severity of gluteal tendinopathy: A cross-sectional study. Eur J Pain. 2018 Jul;22(6):1124-1133. doi: 10.1002/ejp.1199. Epub 2018 Feb 23. PMID: 29427310.
    16. Rio E, Kidgell D, Purdam C, Gaida J, Moseley GL, Pearce AJ, Cook J. Isometric exercise induces analgesia and reduces inhibition in patellar tendinopathy. Br J Sports Med. 2015 Oct;49(19):1277-83. doi: 10.1136/bjsports-2014-094386. Epub 2015 May 15. PMID: 25979840.
    17. Woyski D, , Olinger A, , Wright B.and Smaller insertion area and inefficient mechanics of the gluteus medius in females. Surg Radiol Anat. 2013